Una giornata dedicata alla scoperta di un’isola affascinante e unica nel suo genere, in cui non ci sono automobili né strade asfaltate ma solo angoli di meraviglia in cui perdersi e di cui innamorarsi. Da sempre ritenuta l’isola di Diana o Artemide per la sua caratteristica forma a mezzaluna, Giannutri fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed ha un’estensione di circa 3 chilometri quadrati. Si trova a circa 11 Km dall’Argentario e 15 km dalla più grande e conosciuta Isola del Giglio e si raggiunge in circa un’ora di traversata, partendo da Porto Santo Stefano. Durante l’inverno è abitata da una ventina di persone che si muovono solo a piedi in questo piccolo paradiso incontaminato. Visitare l’isola di Giannutri vuol dire respirare tutto il fascino della natura che prende il sopravvento sul resto: vuol dire ammirare gli splendidi, ricchissimi, fondali marini, tra tante varietà di creature marine e relitti antichi e moderni e bagnarsi nelle acque cristalline del suo mare. Accompagnati dalla nostra esperta Guida Turistica Ambientale la giornata prevederà due escursioni: la prima naturalistica, che, lungo un sentiero che attraversa la macchia mediterranea e la natura selvaggia dell'isola, ci porta da Cala Maestra fino alla Punta del Capel Rosso, il punto più alto dell’isola da dove si gode di una vista mozzafiato sull’isola e il mare che la circonda, dove è situato il faro di avvistamento e da dove si possono vedere i Grottoni: grotte scavate dal mare nella roccia della scogliera in cui i gabbiani depongono le loro uova. A Giannutri non ci sono stabilimenti balneari, alberghi o negozi di souvenir; c’è spazio solo per la bellezza che stupisce ad ogni passo e la natura selvaggia che si esprime in tutta la sua potente bellezza. Dopo una sosta per il pranzo al sacco il tour riprende con la seconda parte dell’escursione per continuare ad esplorare l’isola fino a raggiungere l'Antica Villa Romana costruita dalla Famiglia imperiale dei Domizi/Enobarbi nella prima metà del II secolo dopo Cristo i quali non badarono a spese per l'edificazione della dimora con una vista mozzafiato sul mare. La villa copriva una superficie di circa 5 ettari di terreno ed aveva un'enorme terrazza a picco sul mare accessibile da una scalinata. Simile alla sua gemella, la villa costruita all'isola del Giglio, resta a testimonianza della dominazione romana in questi territori e dei commerci che questi avviarono con la terraferma. Proseguendo il nostro cammino da non perdere Cala Maestra e Cala Spalmatoio. La prima deve il suo nome al vento di maestrale che soffia da nord – ovest, direzione verso cui è orientata la stretta insenatura di Cala Maestra, mentre la seconda, situata sul lato opposto, nell’omonimo Golfo, è famosa per ospitare i resti dell’antico porticciolo romano, scalo temporaneo per le navi in transito nel Mar Tirreno. Con la sosta in queste caratteristiche spiagge si conclude una giornata all’insegna della natura più pura e incontaminata, dei colori e dei profumi più autentici, del silenzio e della meraviglia. ACDFF

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